Dati Sostanze volatili
La droga dei poveri e dei molto giovani.
Le colle e i solventi, ampiamente diffusi negli anni ’20-’40 tra la popolazione come sostituti dell’alcol, sono ancora molto popolari tra chi ha scarso accesso ad altre sostanze psicoattive, ma anche tra chi, come i bambini di strada sudamericani, li utilizza per sopportare la fame e la fatica.
Origine geografica
Un intero range di prodotti domestici e facilmente accessibili possono essere utilizzati come se fossero droghe: deodoranti spray (per la persona e ambientali), colle, solventi, ricariche per accendini.
Questi composti non hanno nulla in comune, eccetto l’effetto. Tutti, infatti, se inalati, producono effetti sul comportamento e l’umore.
Storia
L’inalazione di resine, sostanze chimiche, oli e altri composti risale già alle cerimonie religiose dell’antico Egitto, Babilonia, India e Cina.
Si ritiene ad esempio che le sacerdotesse che curavano l’oracolo di Delfi ne facessero uso.
A inizio ‘800, etere e cloroformio venivano utilizzati come anestetici. L’ossido di azoto era considerato un sostituto meno costoso dell’alcol e conobbe un certo successo, grazie anche ai party a base di questa sostanza dati dallo scienziato britannico Sir Humphrey Davy.
Gli effetti anestetici del composto lo resero popolare ai fini ricreativi, mentre l’uso medico non venne in uso fino a oltre la metà dell’800.
L’etere era un sostituto dell’alcol durante il proibizionismo degli anni ‘20 in USA. Negli anni ‘40 l’uso ricreativo di benzine e solventi divenne estremamente popolare. Ma nei decenni successivi si ampliò anche il range di possibili fonti di sostanze chimiche di questa natura.
Diffusione e prevalenza
Dato che queste sostanze sono legali e non proibite, i dati sul loro consumo sono difficili da acquisire.
L’utilizzo di sostanze volatili è, nei paesi europei perlomeno, confinato al periodo dell’adolescenza o a situazioni molto marginali.
Le prime esperienze fatte con questi composti lasciano poi spazio ad altre sostanze psicoattive, una volta che queste diventano più accessibili.
Tra gli europei di 15-16 anni la prevalenza di utilizzo di questi composti varia moltissimo, dal 3% al 28% a seconda del paese. I paesi dove le percentuali sono più alte sono Croazia, Lettonia, Slovenia, tutti sopra il 20%.
Un uso cronico di queste sostanze è confinato a persone con un alto tasso di disagio socio-economico.
Nei paesi del Sud del mondo, in anni recenti, è noto il fenomeno dei bambini di strada sniffatori di colla e solventi che cercano così di controllare il senso di fame, freddo e grande solitudine e tristezza.
Modo d’uso
Le sostanze utilizzate sono liquidi volatili o gas.
Sono disponibili al pubblico generale nei negozi di articoli domestici, impacchettati in piccole bottigliette o contenitori.
Il modo d’uso dipende dalla confezione.
I gas possono essere inalati direttamente. Talvolta invece l’assuzione avviene via aerosol, o inalazione dopo aver versato la sostanza su stoffa.
La colla, tipicamente, viene versata in un sacchetto e i vapori inalati mentre il sacchetto viene manipolato per facilitare la fuoriuscita del vapore stesso.
Meccanismo d’azione
Le sostanze volatili e i solventi o colle funzionano con meccanismi non del tutto conosciuti a livello fisiologico.
Vengono usati come droghe principalmente per le loro caratteristiche fisiche che ne consentono l’inalazione.
Gli effetti durano per periodi diversi a seconda della tipologia di sostanza chimica. Ad esempio, il butano dura solo pochi minuti mentre il toluene, come l’alcol, è molto più duraturo, forse per l’attivazione della dopamina a livello cerebrale, un neurotrasmettitore coinvolto nel coordinamento sensoriale e cognitivo del cervello così come nello sviluppo del senso della soddisfazione.
Solitamente, comunque, gli effetti si sentono rapidamente ma passano anche velocemente.
Effetti
L’enorme range di diversi composti chimici rende impossibile descrivere un unico effetto.
L’inalazione di sostanze volatili ha, in genere, un effetto simile a quello dato da un eccesso di alcol: disorientamento, ebbrezza, eccitazione ed euforia, seguite dalla sensazione di avere una testa leggera e un periodo più lungo di depressione e consapevolezza.
A seconda della composizione chimica, le sostanze volatili possono dare effetti diversi. Ad esempio, il toluene e altri solventi agiscono sull’umore ma producono anche allucinazioni.
Possono dare anche rallentamento e scarso coordinamento dei movimenti, disturbi visivi, difficoltà a parlare chiaramente, arrossamento della pelle.
La morte, quando si verifica, è associata al fenomeno del “sudden sniffing death syndrome”, una situazione in cui il battito cardiaco diventa irregolare e accelerato.
L’esposizione cronica a queste sostanze danneggia i rivestimenti dei nervi cerebrali con sintomi non troppo lontani da quelli delle malattie neurodegenerative.
Conoscete le sostanze volatili con un altro nome?
inhalant abuse, (glue) sniffing, dusting, chroming, ‘poppers’, locker room, bolt, hardware, room odouriser, nangs, bulbs, glue, gas, sniff, huff, chroming, tinners, toot, squirt, aerosols, petrol