Dati LSD e altri psichedelici
Sostanza iconica degli anni ’60, l’LSD ha una lunga storia che si intreccia con quella delle cerimonie religiose e dei riti indigeni da millenni. Arrivato alla ribalta in europa a fine anni ’50, dopo il grande successo nel periodo psichedelico è diventato sempre meno popolare tra i giovani europei, con grandi differenze tra una regione e l’altra.
Allucinogeni sono anche i funghi, coltivati in tutta europa e commercializzati in Internet o nei coffee shop olandesi e di altri paesi del nord.
Origine geografica
Gli allucinogeni sono sostanze appartenenti ad almeno tre classi chimiche diverse: le triptamine (che includono l’LSD, le psilocibine e le psilocine), le fenetilamine (inclusa la mescalina e l’MDMA) e i cannabinoidi.
L’LSD è un allucinogeno semi-sintetico a base di acido lisergico ed è una delle sostanze psicoattive più potenti tra quella conosciute. Molto popolare tra gli anni ‘60 e ‘80 è ora meno diffuso in Europa, la maggior parte della produzione viene da paesi extra europei.
Le dosi sono vendute come singole unità disposte su piccole tavolette o pezzi di cartoncino colorati e perforati (blotter) tipicamente decorati con motivi astratti e geometrici.
I funghi allucinogeni contengono sostanze psicoattive, come psilocibine e psilocine, e appartengono ai generi Psilocybe, Panaeolus e Copelandia, che comprendono oltre 50 specie diverse. In genere si tratta di funghi piccoli e scuri, difficilmente distinguibili da altri, sia edibili che velenosi, e abbastanza simili al diffuso Agaricus bisporus. Sono caratteristici per il fatto che il loro gambo diventa di colore blu o verde quando vengono manipolati.
I funghi allucinogeni vengono coltivati in Europa, soprattutto in Olanda, e venduti nei coffee shops o smartshops o anche in Internet. Tutte queste sostanze, in realtà, non causano di solito, salvo eccezioni, vere e proprie allucinazioni ma hanno potenti effetti sulla percezione e sull’umore.
Le sostanza allucinogene, naturali o di sintesi, si trovano in tantissimi prodotti vegetali e animali. Quelle di origine naturale, come i funghi ma anche alcune piante, sono stati utilizzati per millenni da vari popoli antichi per ragioni mediche ma anche religiose e spirituali.
Ci sono oltre 100 specie conosciute di funghi allucinogeni. Alcune tra le varietà più presenti sul mercato oggi sono quelle di provenienza messicana, tailandese, colombiana o dell’Amazzonia.
In Europa ci sono molte varietà di funghi allucinogeni nei paesi del nord, come la Gran Bretagna, la Norvegia, l’Olanda e la Germania.
Storia
I funghi allucinogeni sono probabilmente stati utilizzati per millenni all’interno delle cerimonie religiose e dei riti di salute delle popolazioni indigene dell’America latina e centrale ma anche di alcune zone africane. Gli aztechi usavano il teonanácatl, carne degli dei, una sostanza probabilmente derivata dai funghi.
La descrizione dei principi attivi però risale agli anni ‘50 del XX secolo quando l’etnomicologo americano Robert Gordon Wasson viaggiò in Messico e partecipò ad alcuni rituali indigeni. Nel 1957, Gordon Wasson pubblicò un famoso articolo sulla rivista Life dal titolo “Seeking the Magic Mushroom” che rese noti al mondo occidentale i funghi allucinogeni.
Negli stessi anni l’LSD stava conoscendo una grande popolarità. L’LSD fu scoperto dal chimico svizzero Albert Hofmann nei laboratori Sandoz, a Basilea, nel 1938, mentre lavorava sull’acido lisergico, componente principale della Claviceps purpurea (o segale cornuta, un fungo parassita della segale).
Gli effetti psicoattivi, però, Hofmann li capì per caso solo 5 anni dopo, nel 1943, versandosi accidentalmente una goccia del preparato su una mano. Sandoz commercializzò la psilocibina pura e sintetica fino alla fine degli anni ‘60 come medicina da utilizzare nelle psicoterapie.
Negli anni ‘60 però l’LSD conobbe una stagione di grande popolarità tanto da far definire quell’epoca storica come il ‘periodo psichedelico’. Diventata la sostanza di riferimento dei movimenti di controcultura nel decennio ‘60-’70, l’LSD ha conosciuto un netto declino negli anni ‘80 e ‘90, per tornare in auge poi a fine anni ‘90 dove è stato protagonista dei rave party e delle feste techno-dance.
Nel corso del 2000 il consumo è nuovamente sceso.
Diffusione e prevalenza
L’LSD è stata la sostanza allucinogena di gran lunga più utilizzata in Europa negli anni ‘50 e ‘60. I funghi invece non si sono diffusi fino a fine anni ‘90 quando hanno cominciato a fare capolino negli smartshops in Olanda.
Secondo alcuni autori, l’interesse verso i funghi va di pari passo con una filosofia del ritorno alla natura ed è stato certamente favorito dalla possibilità di vendita attraverso i coffee shops e la rete Internet.
In Gran Bretagna, nei primi anni del 2000, il numero di negozi che vendevano questi funghi è molto aumentato. Negli stessi anni, i funghi sono stati al centro di uno studio sui fattori rischio in Olanda.
I funghi allucinogeni non sono particolarmente popolari tra la popolazione dei giovani adulti europei: i dati EMCDDA dicono che si stima un consumo tra lo 0 e il 2,2% della popolazione di 15-34enni.
I dati sono molto vari (e in genere più consistenti) se si prende in considerazione solo la fascia dei 15-16enni, come fa lo studio ESPAD, che ha riportato frequenze di consumo dall’1% al 7% (Repubblica Ceca) nei paesi dell’Unione europea.
L’LSD varia molto, come uso, nei diversi paesi, con percentuali nella popolazione 15-34enni che vanno dallo 0,1% al 5,4%. Tra i 15-16enni il consumo varia dall’1% al 5% della popolazione nei paesi europei. Il paese con il tasso più elevato è la repubblica Ceca.
Modo d’uso
I funghi allucinogeni sono venduti freschi o secchi. Talvolta possono anche essere congelati o ridotti in polvere. Tipicamente vengono ingeriti a pezzetti o consumati sotto forma di te e tisane.
La dose media per uso ricreativo è di 1-5 grammi di funghi secchi a seconda del tipo. Se consumati freschi, la dose è 10 volte di più, 10-50 grammi.
Possono essere consumati crudi o bolliti in acqua per fare te e tisane o cotti con altri cibi.
L’LSD è difficile da produrre e richiede una notevole expertise chimica. Al consumo, viene solitamente ingerito.
Meccanismo d’azione
Nei funghi allucinogeni il principio psicoattivo è la psilocibina (una dimetiltriptamina), che viene convertita dopo l’ingestione in psilocina (anch’essa presente già nei funghi ma in dosi minori).
Entrambe le sostanze sono competitori del neurotrasmettitore serotonina mentre, a differenze dell’LSD, non interagiscono con la dopamina. Il colore blu tipico del gambo dei funghi allucinogeni è dato proprio dalla degradazione della psilocina in presenza di sali.
La potenza dei funghi allucinogeni è molto varia e dipende dalla specie ma anche dal periodo di raccolta e dalle condizioni di coltivazione (i funghi coltivati sono meno potenti rispetto a quelli selvatici).
Spesso i funghi venduti come allucinogeni non sono davvero tali ma sono funghi normali trattati con LSD e altre sostanze.
L’LSD è normalmente venduto sotto forma di sale, privo di colore e odore e solubile in acqua. Di solito è commercializzato in fogli di carta assorbente o cartoncino coperti da disegni geometrici e colorati, perforati e divisi in piccoli quadretti che ospitano le singole dosi (definiti anche blotters). Ogni foglio contiene un centinaio o più dosi.
Più raramente, l’LSD si vende sotto forma di piccole pastiglie o cubetti di gelatina.
Effetti
Dopo l’ingestione dei funghi allucinogeni, la psilocibina viene metabolizzata in psilocina, assorbita poi dal sistema gastro intestinale.
Gli effetti, principalmente sul sistema nervoso centrale, si sentono entro 30 minuti e possono durare dalle 4 alle 6 ore. Gli effetti variano però da soggetto a soggetto, e possono cambiare anche da una assunzione alla successiva.
Si va da un moderato senso di benessere, di allegria e euforia, di stimolazione delle percezioni visive, (aumenta la sensibilità ai colori e ai movimenti) a forme di delusione, di percezione alterata della realtà, alterazioni dell’umore fino, in qualche caso, a vere e proprie allucinazioni. Si può provare anche irrequietezza, ansia, scarso coordinamento dei movimenti, alterata percezione del tempo e dello spazio.
Questi effetti negativi sono quelli che vanno sotto il nome di ‘bad trips’ e possono portare anche a stati di panico o psicosi. In genere gli effetti fisiologici non sono particolarmente significativi e possono includere nausea, senso di vomito, dolori addominali, accelerazione del battito cardiaco e della respirazione.
L’LSD induce una dilatazione delle pupille, una moderata ipertensione, l’accentuarsi delle percezioni sensoriali, soprattutto visive, nella percezione dei colori e dei movimenti. I suoni o la musica possono evocare colori o forme in una percezione cross-sensoriale tra udito e vista. La percezione del tempo rallenta.
Il meccanismo d’azione dell’LSD non è in realtà molto chiaro, a parte il fatto che si ritiene interagisca con la serotonina, un neurotrasmettitore che regola i sistemi dell’inibizione.
E’ una delle droghe conosciute più potenti ed è attiva già a dosi di 20 microgrammi, anche se in passato veniva consumata a dosi ben più alte, fino ai 300 microgrammi. Non dà dipendenza.
Se ingerito gli effetti arrivano entro 30 minuti e durano dalle 8 alle 12 ore. Se il viaggio è ‘cattivo’ possono verificarsi dei veri e propri attacchi di panico.
Conoscete l’LSD con un altro nome?
acid, blotter, dots, tabs, tickets, trips
Conoscete i funghi con un altro nome?
shrooms, magic mushrooms, sacred mushrooms, teonanácatl, blue caps, boomers, booms, buttons, caps, champ, fungus, funguys, God’s flesh, hombrecitos, las mujercitas, little smoke, Mexican mushroom, mushies, mushroom soup, mushroom tea, mushrooms, musk, pizza toppings, rooms, silly putty, simple Simun, zoomers.