Origine geografica
La gran parte dell’eroina diffusa sul mercato mondiale è prodotta in Afghanistan, dove le coltivazioni di oppio hanno visto un notevole aumento negli scorsi decenni. Altre zone di produzione sono il Sud America e il Sud Est asiatico.
L’eroina che viene prodotta in Asia è una polvere marrone, insolubile in acqua e solubile in solventi organici.
In Sudamerica viene prodotta una forma meno pura, un mix di derivati della morfina non completamente purificato, il black tar (catrame nero) che circola soprattutto negli Stati Uniti.
Storia
L’eroina viene prodotta a partire dalla morfina, un oppiaceo estratto da alcune varietà di papavero.
Il papavero da oppio viene coltivato da più di 5000 anni per vari usi medicinali.
L’eroina è stata sintetizzata per la prima volta nel 1874, e poi venduta tra il 1898 e il 1910 dall’azienda farmaceutica Bayer come medicina contro la tosse. È stata dunque esportata dalla Bayer in 23 paesi, proposta come sostituto efficace della morfina che non avrebbe dato dipendenza. Finché non si è scoperto che veniva rapidamente ri-metabolizzata proprio in morfina.
Diffusione e prevalenza
Fino alla fine degli anni ’70 quasi tutta l’eroina consumata in Europa veniva dal Sudest asiatico.
Ora le zone di produzione principali sono l’Afghanistan e il Pakistan, a parte il Black Tar di origine sudamericana che rimane però confinato al mercato statunitense. L’Afghanistan da solo produce circa 6400 tonnellate di oppio all’anno, l’80% della produzione mondiale.
L’eroina è stata la droga più diffusa a partire da fine anni ’70 fino alla fine degli anni ’90. Dal 2010 il mercato sembra essersi ridotto considerevolmente.
Attualmente la prevalenza nella popolazione europea è stimata, a seconda dei paesi, tra lo 0 e lo 0,7%. Aumenta però la diffusione di altri oppiacei.
In generale la stima per quanto riguarda l’Europa è di 1 milione e 300mila utilizzatori di eroina e altri oppiacei.
Modo d’uso
L’eroina può essere sniffata, fumata o iniettata.
Gli ultimi due sono gli usi più comuni, soprattutto per l’eroina meno pura e meno consistente come il Black Tar.
L’iniezione o l’inalazione avviene scaldando la droga su un supporto di metallo e sciogliendola in acido citrico o ascorbico.
Una dose tipica è 100 mg di droga, con una purezza molto variabile tra il 5 e il 75% da mercato a mercato.
La consistenza dell’eroina può essere più o meno collosa, e quindi più simile al catrame o al carbone. Il colore varia dal marrone scuro al nero.
Meccanismo d’azione
Il principale costituente psicoattivo dell’eroina è la diacetilmorfina, una molecola che deriva dall’acetilazione in laboratorio della morfina grezza.
La diamorfina è 2-3 volte più potente della morfina, entra nel flusso sanguigno molto rapidamente e nell’arco di 20-30 secondi il 70% della dose somministrata raggiunge le cellule del cervello attraverso il sangue.
Nel sangue la diamorfina viene molto rapidamente metabolizzata a morfina, secreta poi attraverso le urine.
Effetti
La struttura molecolare della diamorfina è quella di un sedativo che rallenta le funzioni del corpo. Ha qualità analgesiche e quindi riduce sia il dolore fisico che lo stress emotivo.
Gli effetti si sentono subito e possono durare diverse ore. L’effetto immediato è di calore, rilassamento e piacere intenso seguito da un periodo più prolungato di riduzione dello stato d’ansia e di sedazione.
Gli effetti a lungo termine dell’eroina sono difficoltà respiratorie, ridotta funzionalità del sistema gastro-intestinale, ipotermia.
L’eroina è di gran lunga la droga più facilmente responsabile di overdosi e di avvelenamenti mortali. Molti degli effetti più drammatici per la salute derivano anche dall’iniezione, spesso fatta in totale assenza di igiene.
Conoscete l’eroina con un altro nome?
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