Dati Anfetamina
Distribuita diffusamente durante la seconda guerra mondiale alle truppe combattenti tedesche e giapponesi, l’anfetamina ha poi conosciuto un vero e proprio successo di pubblico.
Popolare tra gli studenti dei college, gli autisti di autobus e camion, le casalinghe e gli operai degli anni ’50 e ’60, è stata dichiarata illegale nel 1971 assieme a molte altre sostanze.
Ma i suoi principi attivi sono gli stessi contenuti nel Ritalin, il farmaco per bambini iperattivi.
Origine geografica
L’anfetamina è una sostanza sintetica che si presenta sotto forma di polvere bianca.
Dagli anni ’30 agli anni ’60 le anfetamine sono state ampiamente prodotte e immesse sul mercato americano dalle aziende farmaceutiche come trattamento degli stati di fatica, di ansia, come stimolante contro la fatica.
A inizio anni ’60, secondo la FDA, si vendevano sul solo mercato americano oltre 8 miliardi di pastiglie di anfetamine all’anno.
Da inizio anni ’70, la sostanza è regolamentata e la vendita diffusa è vietata.
Oggi viene sintetizzata in molti laboratori clandestini sparsi in tutta Europa.
Storia
Non è certo chi sia stato il primo a sintetizzare questa sostanza in laboratorio.
Alcuni documenti ne attribuiscono la ‘paternità’ al chimico tedesco Rudolf Leuckart, che avrebbe scoperto nel 1887 la reazione chimica che porta il suo nome e che è ancora oggi utilizzata per sintetizzare la sostanza. Altre fonti ne attribuiscono la paternità al chimico rumeno Lazăr Edeleanu.
Gli effetti stimolanti sarebbero però stati compresi solo a fine anni ‘20 dal chimico americano Gordon Alles che la brevettò come ‘medicina’ e si accordò con la ditta farmaceutica di Philadeplhia, Smith, Kline & French per la commercializzazione.
Le pasticche di anfetamina sono state usate dagli studenti nei college americani negli anni ‘30 per aumentare le proprie rese, dai soldati americani nel corso della seconda guerra mondiale e da moltissimi cittadini nel corso degli anni ‘60 come antidepressivo e come aiuto per sopportare lavoro e fatica.
I principi attivi dell’anfetamina sono gli stessi usati ancora oggi nel Ritalin e in altri farmaci analoghi proposti contro il deficit da attenzione e iperattività.
Diffusione e prevalenza
L’anfetamina ha usi terapeutici molto limitati e controllati.
E’ invece molto diffusamente prodotta per il mercato della droga in laboratori clandestini in tutta Europa. In altre parti del mondo sono molto più diffuse le metamfetamine e la MDMA.
In Europa nella popolazione generale l’uso di questa sostanza varia da percentuale sotto l’1%, in Turchia, Romania, Slovacchia, a percentuali molto pù elevate, come oltre il 9% in Inghilterra e oltre il 10% in Spagna.
La prevalenza in Italia è poco sotto il 2%. Se guardiamo alla popolazione giovanile, quella tra i 15 e i 34 anni, la media europea di consumatori è del 5,5%.
Si stima che 1,7 milioni di giovani europei abbiano fatto uso di anfetamine nello scorso anno.
Modo d’uso
L’anfetamina può essere ingerita, sniffata o meno comunemente anche iniettata.
Quando viene ingerita, una dose varia da decine a centinaia di milligrammi, a seconda della purezza, che varia dal 5% al 28% a seconda dei mercati dei paesi europei.
Una pasticca ‘media’ di anfetamina contiene circa 40 mg di sostanza.
Normalmente in Europa viene tagliata con caffeina, glucosio o altri zuccheri, talvolta con efedrine e ketamine.
Le anfetamine possono anche essere iniettate, e in questo caso gli effetti si percepiscono già dopo pochi minuti. In questo caso, i rischi per la salute sono, come per l’eroina, associati anche alle condizioni igieniche in cui viene effettuata l’iniezione.
Meccanismo d’azione
L’anfetamina è un membro della famiglia delle fenetilamine, che include anche la metamfetamina. E’ un olio incolore e insolubile in acqua che viene convertito in sale, una polvere bianca solubile in acqua.
Spesso le pastiglie di anfetamine, come quelle di metamfetamina o di ecstasy, sono marchiate con un logo.
L’anfetamina funziona come stimolante del sistema nervoso centrale e quindi provoca un aumento delle funzioni cognitive e delle performance, generando un certo grado di euforia.
Sul fronte medico, l’anfetamina viene utilizzata sotto stretta prescrizione in farmaci regolamentati per il trattamento dell’ADHD, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, la narcolessia, l’obesità e talvolta anche come anti-depressivo.
Effetti
L’anfetamina è uno stimolante del sistema nervoso centrale che agisce e aumenta l’attività dei neurotrasmettitori noradrenalina e dopamina.
Quando viene ingerita è assorbita rapidamente, gli effetti si manifestano entro 30 minuti e possono durare anche per ore.
La sensazione di benessere, sicurezza, maggiore loquacità e socialità è associata a tachicardia e ipertensione e alla soppressione del senso di stanchezza e della fame. Ha effetti molto simili, anche se meno potenti, della metanfetamina.
Passata l’euforia, si manifestano irritabilità, ansia, depressione e letargia. Nei casi di intossicazione acuta possono esserci seri problemi cardiovascolari e stati di agitazione anche violenta e paranoica.
L’uso cronico della sostanza causa veri e propri danni a livello psichico e neurochimico, con deficit di memoria, della capacità di prendere decisioni e di ragionare fino allo sviluppo di vere e proprie psicosi.
Alcuni sintomi sono simili alla schizofrenia e talvolta i danni sono permanenti anche se solo in rari casi.
La dose minima letale stimata negli adulti è molto elevata, di circa 200 mg.
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