Missione CILD
Dopo più di 40 anni la war on drugs ha fallito.
Combattuta nelle strade, nei tribunali e con incarcerazioni di massa, non si è mai avvicinata al suo obiettivo: creare un “mondo senza droga”. Per questo serve un cambio di paradigma.
La posizione di CILD
Le politiche sulle droghe sono una questione complessa, che non può essere trattata solo come questione criminale.
Il tema riguarda la salute psico-fisica delle persone, i loro stili di vita, la libertà di scelta, l’educazione. Considerarla solo di rilevanza giudiziaria significa fare un favore immenso alle mafie e a chi è capace di guadagnare ingenti somme di denaro dal mercato nero.
La guerra alla droga inaugurata negli Stati Uniti d’America oramai quasi cinquant’anni fa non ha prodotto risultati in termini di minor consumo su scala globale.
Le droghe non sono da trattare tutte allo stesso modo: in maniera disinformata, ideologica e approssimativa. Le droghe sono una diversa dall’altra. È necessario informare correttamente circa i rischi dell’uso e dell’abuso.
I nostri ragazzi vanno educati, sostenuti, protetti, informati. Non serve perseguitarli e incarcerarli.
Vanno rilanciate le politiche di riduzione del danno.
Va decriminalizzata la vita dei consumatori. Va legalizzato l’uso della cannabis. Va depenalizzato il consumo di tutte le sostanze.
La CILD è:
- per la decriminalizzazione
- per la depenalizzazione integrale di ogni forma di consumo
- per la legalizzazione dell’uso di marijuana per gli adulti
- per la creazione di un mercato legale regolato per quel che riguarda la produzione, l’uso e il consumo di marijuana
- per implementare e garantire l’applicazione delle leggi
- per il reperimento di medicinali a base di cannabinoidi per i pazienti che ne abbiano necessità.
Siamo per la promozione di politiche di riduzione del danno. Siamo guidati dal principio che nessuno dovrebbe essere punito per ciò che immette nel proprio corpo, e per il proprio stile di vita, se non crea alcun danno per gli altri.
Lavoriamo con le organizzazioni presenti nella Coalizione per porre fine a politiche e pratiche discriminatorie che colpiscono ingiustamente e penalizzano le persone straniere coinvolte in traffici di droga.
Lavoriamo inoltre contro la stigmatizzazione dei consumatori di droghe.
Supportiamo politiche educative e di corretta informazione sulle droghe. In particolare gli studenti hanno bisogno di conoscere i rischi e le caratteristiche di ciascuna sostanza, in modo da crescere sani e sicuri.
Chiediamo di spostare i finanziamenti dalle politiche repressive di lotta alla droga verso programmi di sostegno socio-sanitario, di educazione e di riduzione del danno.
Sosteniamo che il risparmio dato dalla mancata guerra alla droga debba essere utilizzato per sostenere il sistema di welfare pubblico.
Siamo impegnati affinché, anche per scopo terapeutico, le persone possano coltivare in casa le piante di cannabis necessarie per curarsi.
Ci impegniamo a individuare e promuovere alternative basate sul diritto alla salute, anziché su criteri punitivi.
Siamo per politiche di regolamentazione legale del mercato della marijuana, in modo da arginare la marea di arresti a essa dovuti e le segnalazioni alle prefetture, e per eliminare gli ostacoli giuridici e sociali che, per tutta la vita, costringono all’esclusione socio-lavorativa le persone condannate per reati legati alle droghe leggere.
Chi siamo
CILD è una coalizione di Ong che si occupano di diritti umani.
Alcuni suoi membri lavorano da anni sul tema droghe e contribuiscono a questa campagna con il loro bagaglio di studi ed esperienza. Tra queste: A Buon Diritto, Associazione Antigone, Associazione Luca Coscioni, Forum Droghe e Società della Ragione.